Corte costituzionale e "materia penale"

Stefano Bissaro

Corte costituzionale e "materia penale"

I confini mobili delle garanzie penalistiche, tra Costituzione e Carte internazionali

Le novità poste dalla definitiva affermazione del diritto penale europeo e dalla sempre più rilevante attività delle Corti europee nel settore criminale hanno profondamente inciso su molti dei corollari del principio di legalità penale, sancito dall’art. 25, secondo comma, Cost. La traiettoria evolutiva di tale principio ha progressivamente allontanato le garanzie del nullum crimen dal disegno che aveva tracciato il Costituente in omaggio alla sua genesi illuministica. Il volume intende indagare tali problematiche, nella peculiare prospettiva del diritto costituzionale, confrontandosi con i vantaggi e con i costi di una nozione elastica di materia penale.

Pagine: 396

ISBN: 9788835142164

Edizione:1a edizione 2022

Codice editore: 10315.3

Informazioni sugli open access

Le novità poste dalla progressiva affermazione del cd. diritto penale europeo e dalla sempre più rilevante attività delle Corti europee nel settore criminale hanno profondamente inciso sui corollari del principio di legalità penale, sancito dall'art. 25, secondo comma, Cost. Anche sul versante domestico, la traiettoria evolutiva di tale principio ha allontanato, nel corso degli anni, le garanzie del nullum crimen dal disegno che aveva tracciato il Costituente, in omaggio alla loro genesi illuministica. In tale contesto, la dottrina e la giurisprudenza, sia nazionale, che sovranazionale, si sono confrontate soprattutto con il cd. dilemma della materia penale, vale a dire con il problema della perimetrazione dei confini del principio di legalità di cui all'art. 25, secondo comma, Cost.; si tratta di una questione che ha assunto negli ultimi tempi una rilevanza del tutto particolare, dopo che la Corte costituzionale ha elevato il nullum crimen al rango di principio supremo del nostro ordinamento, nella parte in cui impone la determinatezza e la irretroattività in malam partem. Il presente volume intende indagare queste problematiche, nella peculiare prospettiva del diritto costituzionale, provando a misurare i vantaggi e i costi, anche in chiave sistematica, di una nozione elastica di materia penale.

Stefano Bissaro
è assegnista di ricerca in diritto costituzionale nell'Università degli Studi di Milano; tra i suoi principali ambiti di studio, vi sono le interazioni tra il diritto costituzionale e il diritto penale e la giustizia costituzionale.

Premessa
Parte I. Il principio di legalità penale: inquadramento e coordinate di sistema
Lo specchio della materia penale, considerazioni introduttive
(Il tema e la prospettiva d'indagine: ragioni e scopi di uno studio sui confini della materia penale nell'ottica costituzionalistica; La metodologia e il contributo della giurisprudenza costituzionale)
Il principio di legalità penale: le origini e la formalizzazione nell'art. 25, secondo comma, Cost.
(Le origini storico-filosofiche del principio di legalità penale; Il dibattito in Assemblea Costituente e la consacrazione del principio di legalità penale nel testo della Costituzione; Le molteplici rationes sottese al principio di legalità penale: l'art. 25, secondo comma, Cost. come architrave della cd. Costituzione penale)
Lo stato di salute del principio di legalità penale, nel prisma della giurisprudenza costituzionale
(Premessa; La riserva di legge e la sua "crisi", tra vecchi problemi...; (segue) ... e nuove prospettive, il cd. judicial activism e gli obblighi di penalizzazione di matrice europea; La centralità della ratio democratica sottesa alla riserva di legge ex art. 25, secondo comma, Cost. nella più recente giurisprudenza costituzionale; Il principio di determinatezza, alla luce della mancata riforma del Codice penale; Il principio di determinatezza nella giurisprudenza costituzionale; Il principio di irretroattività in malam partem come principio supremo dell'ordinamento; Il principio di retroattività in bonam partem e il suo peculiare statuto costituzionale; (segue) irretroattività sfavorevole, retroattività in bonam partme ed effetti delle decisioni di accoglimento della Corte costituzionale, tra alcune certezze e qualche dubbio; Analogia e spazi interpretativi per il giudice penale: la giustiziabilità della violazione del divieto di analogia nella recente giurisprudenza della Corte costituzionale)
Parte II. I confini mobili della materia penale
La materia penale, tra diritto nazionale ed europeo
(La nozione di materia penale nel sistema domestico: il criterio nominalistico accolto dal Codice penale; La nozione di matière pénale propia del sistema convenzionale: nascita ed evoluzione della giurisprudenza Engel; (segue) i più recenti tracciati della giurisprudenza della Corte EDU; Il contributo della Corte di giustizia nella perimetrazione di una nozione europea di materia penale)
Materia penale e matière pénale: i settori di reale o potenziale sconfinamento
(Premessa: l'impatto della giurisprudenza della Corte EDU sulle categorie nazionali; Gli sconfinamenti tradizionali: le misure di sicurezza e il diritto processuale penale; Gli sconfinamenti recenti: l'esecuzione penale; Gli sconfinamenti certi ma problematici: ne bis in idem e meccanismi di doppio binario sanzionatorio; (segue) le novità poste dalla sentenza A e B c. Norvegia e i recenti sviluppi giurisprudenziali; Gli sconfinamenti incerti: il campo delle limitazioni ai diritti di elettorato passivo e l'incandidabilità alla carica parlamentare; Gli sconfinamenti improbabili: le misure di prevenzione; (segue) e il cd. diritto disciplinare punitivo)
Genesi, torsioni e prospettive della giurisprudenza costituzionale sui confini della materia penale
(L'ambito di operatività del principio di legalità penale, di cui all'art. 25, secondo comma, Cost. nella giurisprudenza costituzionale: dalle prime decisioni, fino agli anni duemila; La stagione inaugurata dalle sentenze gemelle del 2007 e la svolta con la sentenza n. 196 del 2010 in materia di confisca; L'actio finium regundorum della Corte costituzionale e la teorizzazione del paradigma della coesistenza; Il consolidamento della teoria dell'assimilazione nella più recente giurisprudenza della Corte costituzionale; (segue) il caso della cedevolezza del giudicato penale e le ultime decisioni della Corte costituzionale)
I vantaggi (individuali) e i costi (di sistema) di una nozione elastica di materia penale, tra incertezze applicative e imprevedibili esiti giudiziari
(La (ri)qualificazione in termini sostanzialmente penali: il ruolo e le responsabilità del giudice comune; Gli effetti della (ri)qualificazione: alcune precisazioni sul modello dell'assimilazione; I rischi di un uso disinvolto dell'interpretazione conforme, tra incertezze applicative e imprevedibili esiti giudiziari; Il sindacato accentrato di costituzionalità come argine alle fibrillazioni giurisprudenziali in materia penale)
Bibliografia.

Potrebbero interessarti anche